Documenti amministrativi informatici. Il nuovo Codice dell’amministrazione digitale (decreto legislativo 82 del 2005) all’articolo 23-ter, comma 5, prevede che sulle copie analogiche dei documenti amministrativi informatici possa essere stampato un contrassegno secondo le Linee guida emanate dall’Agenzia per l’Italia digitale.
5. Sulle copie analogiche di documenti amministrativi informatici può essere apposto a stampa un contrassegno, sulla base dei criteri definiti con linee guida dell’Agenzia per l’Italia digitale, tramite il quale è possibile ottenere il documento informatico, ovvero verificare la corrispondenza allo stesso della copia analogica. Il contrassegno apposto ai sensi del primo periodo sostituisce a tutti gli effetti di legge la sottoscrizione autografa e non può essere richiesta la produzione di altra copia analogica con sottoscrizione autografa del medesimo documento informatico. I programmi software eventualmente necessari alla verifica sono di libera e gratuita disponibilità.
Dunque l’AGID ha inserito il 15 maggio 2013 tali indicazioni all’interno della Circolare n. 62 che definisce le modalità tecniche di generazione, apposizione e verifica del contrassegno riportato elettronicamente.
Un contrassegno che può sostituire a tutti gli effetti di legge la firma autografa in un’ottica di progressiva dematerializzazione dell’intero sistema di gestione documentale. Il contrassegno elettronico risponde inoltre a specifiche esigenze non informatizzabili o a particolari contesti in cui i documenti cartacei, almeno per un periodo transitorio, dovranno coesistere con i documenti informatici. Le soluzioni proposte forniscono diverse alternative che possono essere adottate dalle pubbliche amministrazioni in relazione alle tipologie di documento trattato.
Dal punto di vista tecnico, il contrassegno generato elettronicamente corrisponde a una sequenza codificata di bit idonea a rappresentare un documento amministrativo informatico, un suo estratto, una sua copia, un suo duplicato o ancora i suoi dati identificativi. In particolare costituisce uno strumento mediante il quale è possibile effettuare la verifica della corrispondenza della copia analogica al documento originale, contrastando in tale modo i fenomeni di contraffazione. Tale tecnologia è inoltre una valida risposta nei casi in cui il cittadino richieda a un’amministrazione un proprio certificato da utilizzare nei rapporti tra privati.